Che io abbia un debole per la Francia non è un mistero per gli intimi. Predilezione piuttosto invisa a dire il vero, i francesi non sono poi tutta sta gran simpatia: se la tirano, sono piuttosto sbrigativi e pensano di essere il metro del mondo, un pò come gli americani ma, se possibile, pure con maggior convinzione e con quella punta snob che li rende così come sono: francesi, appunto!
Tuttavia tra le mie figure femminili di riferimento ci sono molte donne francesi: dalla Deneuve alla Ardant, dalla Yourcenar a Berthe Morisot. Non faccio fatica nemmeno a trovare esponenti dell’altra metà del cielo decisamente interessanti ;). Anche naturalizzati. La loro eleganza un pò blasè mi piace. Vabbè non voglio star qui a far l’apologia della Francia e dei suoi abitanti, ci pensano già loro a farsela da sè. Il punto è che visitata in lungo e in largo, di sta Francia ho sicuramente molto ricordi mangerecci: il moelle con il pane abrustolito e il sale integrale, le lumache alla bourguignonne, la bourride e il flan boulanger, una mappazza densa come un buco nero supermassiccio.
E’ quello che oggi si chiamerebbe cibo di strada. Bruttissimo termine, ma che indica quelle pietanze che compri e mangi subito, tra una sosta in libreria e il conseguente momento lettura in Place de Vosges. Il flan boulanger, come infatti suggerisce lo stesso termine, è venduto dai panettieri, a fette (o quadrotti) per una merenda decisamente sostanziosa e golosissima. Io ho lasciato il flan “libero” ma se volete potete rachiuderlo in ina crosta di pasta brisè.
RICETTA ( da qui)
Ingredienti
- Uova intere, 6
- Zucchero semolato, 200 gr
- Farina, 75 gr
- Maizena, 75 gr
- Latte 650 ml
- Panna fresca, 350 ml
- Vaniglia, bacca o essenza
Preriscaldate il forno a 200°. Portare il latte e la panna a ebolizione (leggera) con la vaniglia. In una coppa sbattete le uova con lo zucchero aggiungento poi la farina e la maizena e mescolando con una frusta fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungere il latte caldo sempre mescolando. Imburrare una teglia e versate il composto. Cuocete per circa 30 minuti. Fate raffreddare in forno lasciando lo sportello leggermente aperto.
>Consiglio! usate una teglia alta per evitare che il flan tracimi dato che in cottura tenderà a “lievitare”. Una volta rafffreddato il flan risulterà più basso e compatto.
Segnato immediatamente, già me lo immagino nella vetrina del panettiere a far l’occhiolino! voglio provarlo!!!
Sembra proprio buona, proverò prossimamente 😉 Brava!
mai visto ne assaggiato ma ora mi hai messo una curiosità…
ti confesso che al primo impatto pensavo fosse fromage 🙂
stupenda Sara! e per i francesi…adoro il loro vino maaaaaa “scappa dalla Francia, non per la Francia ma per il francesi”… 🙂
quanti ricordi.
Ma che buonissimo! mi piace anche l’idea di degustarlo per strada, dopo averlo comprato dal panettiere in un paesino francese …. aaah che voglia di vacanza che mi hai fatto venire!! 😉
Grazie a tutti è davvero molto buone e invitante
io vado matta per le robine molli e bianche a base di latte, panna, semolino e cose così, quindi ieri mi sono precipitata a comprare gli ingredienti e l’ho fatto, ma devo aver sbagliato qualche passaggio perché mi è venuto fuori come quando sbagli la panna cotta e i componenti si separano in due metà più e meno consistenti.
morale, sotto c’è una base più duretta e gelatinosa, sopra c’è uno strato molto morbido. sgrunt. consigli?
è buonissimo lo stesso, però 🙂
Ciao Kordelia, mi prendi in contropiede. Non saprei proprio cosa dire. Non mi è mai successo almeno con il flan. L’unico consiglio che mi sento di darti è di mescolare molto bene gli ingredienti, sbatti le uova molto bene e non far bollire troppo il latte. Sei sicura che la temperatura del forno fosse 200°?