gelato cardamomo e fruit passion

Non è certo una provocazione quella di proporvi il gelato mentre fuori fiocchi di neve, grandi come palle da tennis, scendono odiosamente dal cielo. Ma questo gelato, peraltro dal sapore e connubio esotico e affascinate, è da un pò che mi sta sul gobbo nel freezer. In una bella giornata di ottobre, a seguito di una gita al mercato agroalimentare cittadino, ho comprato qualche grammo di cardamomo, e mi è sembrato giusto usarlo per farne un gelato (quasi semifreddo).

 

Ecco io l’ho assaporato ieri pomeriggio, durante una merenda atipica nella vasca da bagno (insomma, si vede che mi manca l’estate e il mare), e il suo gusto era così raffinato che ho pensato bene di accompagnarlo ad una lettura adeguata. Dunque, in un arduo sforzo di immaginazione ho pensato di essere sulla battigia, a Santa Margherita Ligure, a mangiarmi il gelato in compagnia di un’amena lettura.

 

L’amena lettura è questa (d’ora in poi mi piacerebbe anche proporre abbinamenti di questo tipo: libro (non gastronomico)+ merenda/spuntino. Che ne dite? Ma ecco, il libro a tavola mai, lo sapete vero? La Csaba che ogni tanto si impossessa di me lo vieta): Lettera a D.  Storia di un amore di André Gorz.

 

Chi è costui? Uno dei grandi intellettuali di Francia. Filosofo, saggista e giornalista, “ebreo austriaco”, sinistrorso, nato nel 1923 e morto suicida insieme alla moglie nel 2007. Ha diretto la rivista di Sartre “Les temps Modernes”. Lettera a D. è la sua ultima opera, una sorta di testamento sentimentale. Bello (un pò limitante per un libro; come dire buono ad un piatto davvero buono) e inizia così:

 

Hai appena compiuto ottantadue annni. Ssei sempre bella, elegante, desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie.”

 

RICETTA

 

Ingredienti

 

    • Panna da montare, 300 ml

 

 

 

    • Latte intero, 200 ml

 

 

 

    • Zucchero semolato, 60 gr

 

 

 

    • Miele, 2 cucchiai colmi

 

 

 

    • Maizena, 2 cucchiaini rasi

 

 

 

    • Baccelli di cardamomo, 6

 

 

Versare il latte con il miele in un tegame e portarlo quasi ad ebollizione; unite le bacche di cardamomo spellate e leggermente pestate e lasciare in infusione per 3 ore. Montate la panna con lo zucchero, unire il latte raffreddato e filtrato, unite pure la maizena (setacciata! anzi, con il colino sopra!) e versare il composto, che avrete delicatamente mescolato, nella gelatiera.

 

Quando il gelato si “sarà fatto” o lo mangiate così (e subito; ecco, non temporeggaite come me, il gelato casalingo in freezer per troppo tempo si rovina) con dei frutti della passione nature, oppure potete riempire delle scodelline di alluminio usa&getta con il gelato, farlo rapprendere per qualche ora, sformarlo e accompagnarlo sempre con frutti della passione nature. Se volete otttenere l’effetto stratificato della foto, versate la polpa di 4 frutti della passione in una ciotola a base ridotta. Aggiungete un cucchiaino di zucchero, mescolate e tuffatci il gelato. Il freddo farà aderire la polpa al gelato come una colla.