Di fronte a certe ricette bisogna avere la creanza di rimanere composti. La ricetta in questione è una crostata, ma ha l’insolita caratteristica di essere panfortata e di essere stata creata da Cesare Parenti, membro di quella famiglia di farmacisti senesi di cui fece anche parte Giovanni (Righi Parenti). Questa è una di quelle torte severe e antiche, come quelle che piacciono a me. Torte senza fronzoli, orgogliosamente prive di quegli abbellimenti esteriori che spesso servono solo a distrarre da un ripieno insulso. Sono dolci ricchi di charme, sia al palato che alle orecchie.
Una crostata che ha un tocco indubbiamente aristocratico, forte delle sue origini e di qualche suggestione medievale (dalle quali preleva parte dei suoi ingredienti e l’abbinamento “classico italiano”). E leggendo la ricetta, la mia mente vaga di colpo verso Speziali e Farmacisti, broccati e filigrane, sferragliamenti su strette strade cittadine, piatti in peltro e coltelli da scalco, insomma, verso un mondo nel quale questa torta ci sarebbe stata benissimo.
Tuttavia la torta in questione è molto più recente dal momento che – come accennato – nasce da un’idea di Cesare Parenti, il quale visse a fine Ottocento, in un periodo in cui fondò la celebre farmacia, nei locali già acquistati da Giovanni Righi Parenti. Un negozio, questo, che nasceva come bottega di dolcuimi e che si andava ad affiancare all’altra farmacia di famiglia, quella storica di Piazza del Campo.
Anche se le successioni generazionali non mi sono molto chiare, attualmente è la figlia (o nipote) Giovanna Righi Parenti che si fa portavoce di questo dolce, che tra panforti e Aspirine è cresciuta. Vi assicuro, da provare.
RICETTA
Ingredienti
- Farina 250 gr
- Miele 150 gr
- Zucchero, 110 gr
- Gherigli di noce, 80 gr
- Mandorle spellate, 80 gr
- Pinoli, 80 gr
- Uovo intero + 1 tuorlo
- Sale, un pizzico
- Misto di spezie (10 gr) così suddivise: 5 parti di coriandolo, 2 parti di macis, una parte di chiodo di garofano, una di noce moscata, una di pepe nero)
- Burro, 125 gr (opss…l’avevo dimenticato!)
Realizzate una frolla impastando la farina e lo zucchero, il burro morbido, le uova e il sale. Realizzata la frolla e dopo il consueto riposo, lasciatene da parte 1/3 e, con il restante impasto, create un disco di 5 mm con cui fodererete una teglia. Bucate ela frolla con una forchetta e fatela riposare per 10 minuti. Infornate a 180° per altri10 minuti. Sfornate.
Fate tostare la frutta secca su una teglia che andrete ad infornare a 180° per 5 minuti (attenzione a non bruciare la frutta secca). Sciogliete il miele a bagnomaria e unitevi la frutta secca tostata insieme al misto di spezie battute a mortaio. Mescolate fino a creare un composto omogeneo. Versare tutto sul disco di frolla pre-cotto. Con il resto della frolla, che avete tenuto da parte, realizzate il cordolo della crostata e dei salsicciotti che andrete a disporre a X sulla frutta secca. Schiacciate leggermete con le dita i salsicciotti e poi infornate a 180° per altri 20/25 minuti. Lasciare raffreddare prima di gustarla.
VINO CONSIGLIATO a cura di GIORDANA TALAMONA
Vin Santo di Montepulciano Doc
where is butter? ho quasi sperato che riuscissi a fare una frolla senza burro, ma poi nella spiegazione compare ^_______^ una superlativa crostata autunnale….invernale….ma pure estiva e primaverile ;-))
Cara mia… venderesti una frigorifero a un esquimese!
Mi hai fatto venire voglia di assaggiarla anche se non è una preparazione tipicamente nelle mie corde…
@ Astro: che oca! mi son dimenticata il burro cmq sono 125 gr di burro…aggiornerò la ricetta
@Parentesi: Eheh..bene mi dirai cosa ne pensi…
Che oca! scusare i refusi ma oggi è una giornataccia…
Frequentandoti ka mia cultura aumenterà di livello..ed anche il giro vita 😉
Ne sai una più del diavolo e soprattutto…sei una vera tentatrice!!!Bacio
Che splendore! Solo la fotografia fa venire un’acquolina!
Sembra già di sentire il gusto del ripieno in bocca, la croccantezza delle mandorle, i gusti ricercati dellespezie, la morbida croccantezza dell’impasto…
Che goduria!
Una di quelle ricette da silenzio reverenziale!
A presto!
Elisa
carissime amiche, si avvicina l’autunno ed io sono alla disperata ricerca della ricetta del PANE DEI MORTI ..chi di voi la conosce.Il mio fornaio tra poco inizierà a farla ,ma ha dei prezzi proibitivi….vorrei tanto riuscire a cucinarla io ..rimango in attesa ..grazie a presto
Mristella….avevo proprio in mente di farlo, ma per novembre quando è il suo periodo. Tra l’altro il vero pane dei morti milanese è oggi pressochè introvabile. Quello che si trova in giro è un dolcetto al cacao che non ha molto a che vedere con quello che si vendeva un tempo dal prestineé…
Visto la tua richiesta vedrò di postarlo prima di novembre
ciao
Maristella….avevo proprio in mente di farlo, ma per novembre quando è il suo periodo. Tra l’altro il vero pane dei morti milanese è oggi pressochè introvabile. Quello che si trova in giro è un dolcetto al cacao che non ha molto a che vedere con quello che si vendeva un tempo dal prestineé…
Visto la tua richiesta vedrò di postarlo prima di novembre
ciao
Ommioddiooooo…e pensare che sono di Siena ma questa crostata, ti giuro, non ne ho mai sentito parlare e neanche incrociata nelle pasticcerie. Probabilmente è una ricetta che viene riprodotta nelle famiglie senesi, ma non ho avuto ancora la fortuna di assaggiarla. Credo che avrei un tracollo, tra frolla e mandorle, spezie e miele… (strano che non ci sia della frutta candita visto che il panforte ne contiene una discreta quantità). Bravissima comunque e grazie per averla condivisa. Pat