Mi rendo conto che sia un giudizio molto parziale, il mio, ma trovo questa crostata eccezionale, superba. Sa di buono, di pasticcieria fine. Mi riferisco a quel caratteristico profumo di quando varcate la soglia di un laboratorio dolcario, che è un mix di mandole, meringhe, panna montata, zucchero vanigliato, confetti, bignè, carmello, brioche, lingue di gatto, burro. Bene, io ci ho trovato tutto ciò.
Sta ricettina l’avevo già li da tempo (è di una food writer abbastanza nota, Sarah Banbery). Mi incuriosiva per una serie di ragioni, in primis quella di essere una pasta priva di zucchero. Ma ciò non deve farvi pensare ad una torta buona e ipocalorica, poichè il miele, di cui è cosparsa, compensa abbondantemente. Il miele però dona alla torta un gusto tutto speciale. L’altra cosa interessante – sempre riguardo alla pasta – sono le mandorle tritate, che conferiscono a questo dolce un profumo caratteristico. Infine, l’uso dei fichi interi, sciroppati, è decisamente atipico, ma armonizza perfettamente con il resto degli ingredienti.
Ecco, dovendo rifarla modificherei solo una cosa: aggiungerei un pizzico di lievito all’impasto, quel tanto per renderla un pò più friabile. Infatti la pasta ricorda più la sucrèe che la frolla. Io, però, vi rimando alla preparazione originale (no, non è vero, è leggermente “aggiustata”).
RICETTA
Ingredienti
- Farina 00, 125 gr
- Farina di mandole, 50 gr
- Burro freddo, 75 gr
- Sale, un pizzico
- Acqua fredda, q.b
Per la crema
- Ricotta vaccina, 500 gr
- Zucchero 50 gr
- Miele d’acacia, 2 cucchiai colmi + un pò per guarnire
- Vaniglia, la polpa di una bacca o 2 cucchiaini di essenza
- 3/4 turoli
Per i fichi sciroppati
- Fichi mediamente maturi, 6/8
- Zucchero, 70 gr
- Acqua q.b.
Lavorate nel mixer la farina setacciata, il sale, il burro freddo a tocchetti e lavorate fino ad ottenere un composto sbriciolato. Versate tutto in una ciotola e aggiungete le mandole tritate e un pò d’acqua, fino a realizzare una pasta consistente. Stendetela e adagiatela su una teglia imburrata del diamertro di 22/24 cm. Rifinite i bordi, punzecchiate la base con i rebbi di una forchetta e mettete in frigorifero per 30′. Infine passate in forno a 190° per 15′.
Preparate la crema lavorando in una terrina la ricotta con lo zucchero e i tuorli. Aggiungete ora la vaniglia e il miele.
Prendete i fichi, che non dovranno essere troppo maturi e molli, lavateli e metteteli in una casseruola con un pò d’acqua, in modo da coprirli a filo, insieme a 70 gr di zucchero. Fateli cuocere a fuoco medio per 10 minuti, poi scolateli e lasciateli raffreddare. Ora riprendete la pasta già cotta, riempite con la crema di ricotta e infornate per altri 30′ a 180°. Estraete la torta, lasciate raffreddare. Tagliate i fichi abbastanza spessi, circa 1 cm, o addirittura a metà e adagiateli sulla torta, con l’interno rivolto verso l’alto. Rifinite con il miele (abbondante) solo prima di servire.
VINI CONSIGLIATI a cura di GIORDANA TALAMONA
Passito di Noto Doc
Anche se la mia mielemania si è un po’ ridimensionata non resisto al fascino di questa crostata. Merito anche delle foto, baciate da una luce speciale.
Ciao Lilla!” Che piacere “rivederti”…:D
Questa è una di quelle cose che mi mettono ko! Dev’essere buonissima! E le foto sono bellissime 🙂
mmmm….mi sta venendo l’acquolina in bocca! meravigliosa… e poi con la storia del profumo di pasticceria mi hai proprio convinto! la devo provare! 🙂
Ciao Lauretta, è davvero buonissima, contavo di rifarla ma di fichi nemmeno l’ombra. Di versioni in giro ce ne sono tante la classica frolla con la pasticcera ma secondo me questa è un’altra cosa: primo per la ricotta, secondo per la pasta non zuccherata e terzo per il miele. Insomma ha un gusto inusuale molto raffinato.
tu non ci crederai ma ieri sera sono stata a cena da un’amica che mi ha regalato una cassetta colma di fichi…eh beh…direi che questo è un chiaro segno del destino! 🙂
@ lauretta: Come ti invidio!
Ciao Sara, ho visto questa ricetta nella raccolta del molino chiavazza e ho provato a prepararla anche io.
Ho pubblicato la mia crostata sul mio blog, naturalmente citandoti come fonte. Spero ti faccia piacere.
A presto, Crys.