A Milano il carnevale non è ancora arrivato. Mi permetto, dunque, di proporre un dolcetto fritto e ancora carnevalesco; certo, non della mia tradizione, ma davvero buonissimo.
Ho inserito una variante, come al solito piuttosto accidentale, ovvero la patata americana. La consistenza cambia un pò, ma anche il sapore. A me son piaciute.
Ricetta
ingredienti
- Farina 00, 500 gr
- Patata americana, 250 gr
- Zucchero semolato, 1 cucchiaio + quello per spolverizzare
- Burro, 40 gr
- Lievito di birra, 15 gr
- Uova, 2 piccole o 1 grandeLatte, 1/2 bicchiere circa
- Limoncello, un goccino
- Limone, 1 zeste
- Cannella
- Sale, una bella presa
Sistemate la farina a fontana, schiacciate le patate bollite sulla fontana (attenzione che la patata americana potrebbe essere un pò fibrosa: togliete eventuali fili o parti che non si dovessero schiacciare), aggiungete le uova, il cucchiaio di zucchero, il lievito sbriciolato e sciolto nel latte, il burro molto morbido, gli aromi, il limoncello e il sale. Lavorate l’impasto fino a realizzare un impasto morbido e vellutato. Se dovesse risultare eccessivamente morbido aggiungere un pochino di farina. Tenete conto che l’impasto dovrà essere comunque morbido, per cui non aggiungete farina se vedete che l’impasto si “mantiene in forma” e non appiccica. Fate lievitare l’impasto coperto per 30 minuti in luogo tiepido. Prelevate l’impasto, porzionatelo in palline di circa 50/55 gr e realizzate delle ciambelline. Metette a lievitare fino al raddoppio del volume (circa 2 ore).
Friggete in abbondante olio in una pentola stretta e profonda (max 2 ciambelline per volta) in olio ben caldo ma non bollente (non deve fumare). Asciugate l’eccesso di olio e immergerle nello zucchero semolato misto a cannella.
Infatti è tradizione terrona, questa. A casa mia si facevano sempre: ma non erano le graffe, ma le zeppole. E si facevano per san giuseppe, insieme a quelle con la crema e di pasta bignè. 🙂
Le zeppole di san giuseppe! Le conosco…buonissime anche quelle e se possibile ancora di più…
c’è la crema e la ciliegina! 🙂
Le ho fatte anch’io qualche giorno fa e sono veramente irresistibili (come la tua foto). Molto bella l’idea della patata dolce e ha anche una sua logica 😉
ciao, scusa una cosa, ma quanto lievito ci vuole? Mi sa che ti sei dimenticata di scriverlo tra gli ingredienti 🙂
Grazie
Edda…grazie!
Andrea hai ragione, grazie per la segnalazione, a volte mi capita (mai postare quando si ha fretta 🙂 :ho messo 15 gr
ma sai che non ho mai mai mai mai assaggiato la patata americana? ci pensavo stamattina quando ho visto la tua ricetta. Strano non mi sia mai venuta la fantasia di provarla, visto che di erbivoro mangio quasi tutto.
Daniela, sono scandalizzata!! Una “quasi vegana” (scherzo nè!) che non ha mai assaggiato la patata americana 🙂 A me piace tantissimo, ricorda la castagna, la mangiavo da piccola come merenda a casa di una mia amica tedesca.
che meraviglia queste graffe, complimenti! 🙂 un bacio!
gnamm… sembrano buonissime! devo provare la ricetta!
davvero interessante la versione con la patata dolce, deve essere davvero particolare!!!
Davvero interessante! io amo molto la patata dolce ma non avevo pensato ad inserirla nelle graffe 8l’ho fatto con la patata viola ma con quella no!!!! )…Se le ritrovo la provo con piacere! La graffa è più dolciastra di base? (sulle foto ormai non commento più! 🙂 )
P.S.: ma quella è una pinzetta di legno???? Ma dove le trovate queste cose????????
Caris: diciamo che la patata americana è più dolce quindi anche la graffa lo è di più in realtà ha un vago sentore di castagna…la pinzetta l’ho trovata “dai cinesi”