Sembra un cervello.
L’altro giorno ho letto un post su Facebook con delle riflessioni circa i blog, specialmente la motivazione a tenerne in piedi uno che ad un certo punto vacilla.
Ognuno diceva la sua, alla fine, però, mi è parso di ricavare un denominatore comune, che è lo stesso che coinvolge buona parte delle attività umane: il tempo.
Il tempo corrompe. Della stessa cosa dopo un po’ ci si stufa, ci si annoia, per non parlare, poi, di quando un passatempo diventa un lavoro.
Credo sia un segno di intelligenza. E pur rimanendo a fare anche la stessa cosa, la tal cosa deve evolvere. O dobbiamo farlo noi.
Pena l’irrancidimento.
Ricetta del cavolfiore arrosto in forma di cervello. Se poi lo affettate potrete ammirare un bellissimo tronco encefalico e i vari lobi e aree.
Come avrete notato, a me, si sta atrofizzando quella del Broca.
Buon 2017!
RICETTA AL VOLO
1 Cavolfiore, piccolo, olio extravergine di oliva, paprika, aglio, prezzemolo, sale e pepe. Tutto quanto basta.
Mondate e lavate il cavolfiore, ungetelo con l’olio fruttato. Spolverate paprika, sale e pepe. Cuocete in forno a 190° per 1 ora. Estraetelo dal forno e distribuite prezzemolo e aglio tritato finemente.
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