Scusatemi, ma mi viene spontaneo un paragone.
Avete presente quelle persone un pò sciabalente, quelle con il capello appassito, con l’orlo del pantalone segnato dal tacco da cui penzola il filo e con la camicia sempre un pò stazzonata? Ecco, quelle persone che anche se le metti in spolvero per l’occasione speciale, dopo un’ora hanno già il capello ribelle, il mascara che cola, il bottone saltato e la calza smagliata.
Intendiamoci, è successo più di una volta anche a me di fare la fine della sciabalenta. Ma ci sono persone per le quali è uno stile di vita, un risvolto della loro personalità. Se non ci devo convivere, queste persone mi sono, in genere, anche molto simpatiche.
Torniamo invece al paragone. Questa torta appartiene al tipo di torte sciablente e soprattutto a quelle che non riescono a rinunciare alla propria identità nemmeno vestite “a festa”. Se dovessi rivestirla di pasta di zucchero e fiorellini sono convinta che po un’ora sarebbe una rete di crepe e fiori appassiti.
Lavorare con la farina di castagne (e basta!) è come avere a che fare con quelle persone che, ad ogni minimo suggerimento, sembrano dirti: “Ehi! Perchè mi vuoi far diventare ciò che non sono? Non hai capito di che pasta son fatto?”
La mia idea era quella di cambiare registro. Benché adori il castagnaccio, soprattutto nella versione nordica detta patüna (molto alta e gommosa), era giunto il momento di dire addio al cupo inverno per avventurarmi verso più ariose consistenze primaverili.
Sicchè con grande impegno ho preso in mano la confezione della farina di castagne, ho letto il retro e, si, esisteva davvero una torta con farina di castagne (e solo quella!niente 00) che non fosse il castagnaccio. Qualcuno ci aveva provato: lievito, uova, mele – mele! – zucchero, miele…Gia immaginavo morbidezze e altezze inarrivabili.
Bene, ci ho provato anch’io, per scoprire di avere tra le mani una ricetta del castagnaccio molto più energetica, ma con la consistenza densa e gommosa molto simile (ma più interessante) della sua più famosa sorella.
Ve la prendete a male se vi dico che è ancora più buona, pur rimanendo la stessa?
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Ricetta
Ingredienti
- Farina di castagne 250 gr
- Yogurt bianco cremoso 200 gr
- Uova, 3
- Zucchero 3 cucchiai
- Miele, 1 cucchiaio
- Rum, 1 bichcierino
- Uvetta,2 cucchiai
- Mele, 1 grande
- Pinoli, 20 gr
- Lievito, 1 bustina
- Olio di semi, 3 cucchiai
- Vaniglia, mezza bacca
Mischiare farina, zucchero e lievito. A parte far sciogliere il miele e unire l’olio, i rossi d’uovo, il rum, lo yogurt, la vaniglia, uvette ammollate, pinoli. Mescolare bene e unire alla farina, continuando a mescolare quel tanto per creare un impasto morbido ma omogeneo. Unire le mele tagliate a dadi non troppo piccoli e gli albumi montati a neve.
Imburrare una tortiera (possibilmente ad anello) e infarinarla. Versare il composto.
Infornare a 180° per 45 minuti circa. Consumare fredda spolverizzando con zucchero a velo e cacao.
ok. va bene tutto.
è meravigliosa e sicuramente sarà divina al palato (non posso mangiare farina di castagne ma ne conosco il sapore, e voto sì!).
Però: promettimi che ogni tanto (che ne so, una volta al mese…) ci butti dentro una ricetta light, te prego!!
Se deo gratias gira il tempo, io ho un paio di pantaloni bianchi che mi insaccano come un cacciatorino!!
Ciao, accidenti che rivisitazione ricca ed interessante per il castagnaccio! Tutta da provare!
baci baci
Beh con le mele devve essere davvero buonissimo!
Pillow: vedrò di fare il possibile…
Manuela e silvia:grazie
Pola: zi!