E in men che non si dica è arrivato anche il Natale.
Quest’anno con qualche ansia in più: quella di dover pagare entro il 17 del mese la seconda rata dell’IMU e quella di sapere che pochi giorni dopo ci sarà la fine del mondo. Non è casuale…pensateci. Se avete quel salvifico senso dell’umorismo che connota le persone sagge, vi consiglio di sfoderarlo ora o mai più.
Ma nel nel caso riusciate a scamparla il 21, le abbuffate del 25 e dintorni, però, vi toccheranno:)
Andiamo con ordine.
L’altro ieri Compagni di blogger ha iniziato questa imponete rassegna natalizia con Pasqualina e Caris, che hanno proposto due superlativi antipasti. Ieri Antonia, Daniela e Tinuccia hanno invece suggerito alcuni primi, altrettanto sorprendenti.
Ma arriviamo ad oggi e ai secondi. Io mi sono buttata su questo classico della tradizione natalizia italiana, il cappone ripieno (secondo mia mamma) mentre Teresa e Maria due vere sorprese, che vi lascio scoprire senza dirvi nulla.
Compagni di blogger chiuderà domani questa prima parte della rassegna, con Assunta e Rossana; la settimana prossima, infatti, vi aspettiamo con sette giorni dedicati interamente ai dolci delle feste!
Ricetta
Cappone ripieno
Ingredienti
- Cappone, eviscerato e disossato
- Fegatino, quello del cappone o un fegatino di pollo
- Prosciutto cotto, 75 gr
- Mortadella con pistacchi, 75 gr
- Lonza di maiale, 150 gr
- Salsiccia con finocchietto, 120 gr
- Pangrattato, 50 gr
- Castagne, 100 gr (peso lordo)
- Uovo, 1
- Latte, q.b.
- Brandy, 1 bicchiere circa
- Sale, pepe, noce moscata
- Per condire
- Salvia e alloro, qualche fogliolina
- Bacche di ginepro, due cucchiaini
- Olio EVO, 1 cucchiaio
- Burro, 2 cucchiai
- Cognac, q.b
Nettate, fiammeggiate e disossate il cappone. Se avete il timore di non riuscire a farlo, fatelo fare al macellaio. Con le carcasse preparate un brodo, vi servirà per bagnare il cappone durante la cottura.
Per la farcia: lessate con un pizzico di sale le castagne. Fatele raffreddare e pelatele in modo da ricavare la polpa. Passatele al setaccio in modo da creare una purea. Tritate la lonza con il fegatino, il prosciutto e la mortadella. Mischiatela alla salsiccia sbriciolata unite quindi le castagne, l’uovo, il pangrattato bagnato in mezzo bicchiiere circa di latte (deve bagnarsi tutto!) e il bicchiere di brandy. L’impasto dovrà risultare molto morbido. Durante la cottura, infatti, il ripieno tenderà ad asciugarsi, se lo terrete troppo sostenuto fin dall’inizio vi ritroverete un ripieno eccessivamente asciutto e stopposo dopo. Salate, pepate e aggiungete qualche grattata di noce moscata.
Ricucite bene il vostro cappone tenedo aperta solo la parte del collo. Riempite con il ripieno facendolo calare bene sul lato opposto. Una volta riempito il cappone cucite anche questo foro. Legatelo ben fermo, con dello spago, in modo da mantenerlo in forma durante la cottura. Ponete il pennuto su un’ampia teglia e conditelo con sale, pepe, bacche di ginepro, salvia, alloro, burro e olio. Infornate a 180° e girate ogni tanto per far rosolare il cappone da tutti i lati. Bagnate con un bicchiere scarso di cognac. Man mano che il fondo di cottura si asciuga allungatelo con poco brodo alla volta. Il tempo necessario per la cottura va dall’ora e mezza all’ora e quarantacinque; molto dipenderà dalla grandezza del cappone. Una volta cotto levatelo dal forno e attendete un pò prima di affettarlo. L’ideale sarebbe di cuocerlo qualche ora, prima in modo dargli il tempo di rassodarsi, potete poi scaldarlo in forno e affettarlo agevolmente senza che si sbricioli.
Accompagnatelo con verdure al burro, patate duchesse o mostarda di Cremona, magari alloggiata in un pudding Yorkshire.
Vino! L’enologo Luciano Pignataro consiglia: “piatto di solida tradizione, a cui abbiniamo un vino profondo, ricco di altrettanta storia: penso al Nobile di Montepulciano di Susanna Crociani, elegante, lungo, capace di esprimersi alla grande sui tempi lunghi”.
Che belle le tradizioni! Un incanto sia la ricetta che la foto
Complimenti, una gran preparazione che davvero invoglia per il menù delle feste!
Sara, disossato tranne le cosce? come dire esattamente al macellaio? :/
Bella questa versione! io ci metto la salsiccia, ma mortadella e lonza deve essere davvero buona!
Grazie Maria…
Laura…io ho disossato anche le cosce, o meglio, solo una parte (come dire…la coscia e non la gamba) in modo che mantenesse la forma. Il macellaio quando te lo disossa dovrebbe disossare solo il busto. Ma va bene ugualmente anche perchè le cosce non si riempiono granchè. Di al macellaio eprò di tenerti il fegatino
Pola…si è molto ricca come versione
Eccellente! Il ripieno dev’essere qualcosa di memorabile .