Le mie letture mattutine si risolvono in una sbiciatina al sito del Corriere della Sera, a quello del Sole 24 ore (decisamente più interessante) e a una più amena lettura: Dissapore. Questo almeno ha il pregio di strapparmi qualche sorriso.
Circa i primi due – viste le confuse notizie che continuano a propinarmi circa il nostro comune (no, comunitario!) destino – sto meditando l’abbandono di qualsiasi tipo di approvvigionamento di notizie di economia politica. Riaprirò il giornale tra un anno, quando scoprirò che – da quando l’ho chiuso – non è cambiato molto.
E’ invece verso il tardo pomeriggio che ho mi sposto sui libri. Non voglio annoiarvi con l’elenco delle mie letture serali – anche perchè il genere è sempre lo stesso, si passa dallo psicodramma sentimentale di stampo ottocentesco ai manuali zen per vivere in pace con se stessi e il cane ululante del vicino -, mentre vi aggiorno su quello che è lo stato della mia biblioteca culinaria. Ho capito che ci sono dei libri di cucina che non fanno per me: e sono tanti.
Ciò che invece mi interessa approfondire maggiormente in questo periodo è la pasticceria professionale e le ricette della tradizione italiana, che normalmente si trovano in edizioni vecchiotte e senza figure 😉
Son però riuscita a sviluppare un minimo di esperienza che mi permetta di capire cosa uscirà da un tot di ingredienti senza l’ausilio di una bella illustrazione.
Del resto, in questo caso, non era necassario fare grandi sforzi di fantasia: acciughe prezzemolate sott’olio, una ricetta della tradizione gastronomica piemontese.
Ricetta
Acciughe al verde alla piemontese
Ingredienti
- Acciughe sottosale (quelle nella latta), 100 gr
- Olio Evo leggero, q.b
- Aceto o limone, q.b
- Aglio, 2
- Prezzemolo fresco, un bel mazzetto
- Pepe nero macinato fresco
Sfilettate le acciughe e lavatele in acqua acidulata. Asciugatele con con cura con carta cucina. Disponete le acciughe in un contenitore di vetro (sterilizzato) a chiusura ermetica intervallando l’aglio e il prezzemolo tritati con la mezzaluna a pepe di mulinello e olio d’oliva.
Far riposare qualche giorno prima di consumarle.
Si consevano in frigo.N. B: Questa è la ricetta più semplice ma ci sono alcune varianti: quelle che prevedono il peperoncino o del pane sminuzzato.Si servono su un crostino di pane strofinato d’aglio o con dell’ottimo burro.
Perchè al verde piemontese? la quantità di prezzemolo deve essere “esagerata”, forse? Io le ho sempre fatte cosi’, ma non pensavo fossero piemontesi. 🙂
in ogni caso, la foto – come al solito – mette una gran voglia… :)))
E’ un antipasto tipico del Piemonte. Si il prezzemolo è parecchio e tritato fine fine, quello che ne risulta è una salsina verde densa e che copre le acciughe (si sarebbe vista meglio se avessi posizionato le acciughe su un piattino)…con gli stessi ingredienti ma poche acciughe e il pane si fà il bagnet verd che viene spesso accompagnato anche ai bolliti…:)
Mi ricordano tanto quelle che mi prepara mio padre…deliziose.
Complimenti davvero per il tuo blog, ricette interessanti e foto strepitose, torno a trovarti presto!
ciao
Ale
sono pavese! la mia mamma pavese le faceva sempre come antipasto nelle grandi occasioni 😉
che aspetto delizioso, devono essere buonissime!
alcuni libri di cucina (anche molto pubblicizzati in alcuni blog!) sono decisamente da evitare…
non come le tue acciughe, ottime!
alcuni libri di cucina (anche molto pubblicizzati in alcuni blog!) sono decisamente da evitare…
non come le tue acciughe, ottime!
ciao giò vedo che ci capiamo