Appartengo al quella generazione che è vissuta in un’epoca in cui esistevano ancora i segretelli di cucina ma, soprattutto, le relative depositarie. Devo dirlo: soggetti tignosi.
Se ti andava male la cuoca depositaria ti diceva che non aveva nessun segreto e che la sua era solo pazienza e amore. Se ti andava bene la depositaria del segreto ti rivelava l’arcano ma omettendo sempre qualche “insignificante” dettaglio. E se non si era esperte cuciniere il dubbio che rimaneva era sempre lo stesso: “la ciofeca che mi è uscita è dovuta alla mia evidente inettitudine o alla perfidia omertà altrui?“
Questa specie non si è estinta, intendiamoci. Serpeggia ancora tra i grandi cuochi, qualche sfitinzia e le anziane, grandi donne che armeggiano con grandi pentoloni, che non ti fanno mai entrare in cucina, se non a patto di poterti distrarre sul più bello: “Cara, vai ad aprire la finestra che se no il gatto mi fa la pipì sul tappeto”.
E mentre tu vai, lei mette l’ingrediente segreto, quella cosa senza la quale la ricetta più famosa della provincia rimane un’anomima variante.
Bene, per rompere questa ingiusta tradizione, ma anche molte altre :), alcune generose blogger hanno creato un gruppo, che ha pochi ma chiari intenti.
Il gruppo si chiama “Compagni di blogger” e gli intenti sono i seguenti:
1. sperimentare diverse tecniche per la realizzazione dei lievitati
2. valorizzare i piatti tipici regionali italiani
3. recuperare antiche e inusitate prassi gastronomiche
4. approfondire gli aspetti storici di ogni preparazione
5. proporre le possibili varianti di una ricetta
6. presentare le versioni più innovative
7. condividere tramite una rete di discussione (ma che non vuole essere un forum)
Detto in soldoni, il progetto – supportato dall’enorme potere del web – è concepito in un’ottica di condivisione dei saperi e delle esperienze (anche quelle in progress ovviamente), in primis per recuperare quello che è l’immenso patrimonio gastronomico italiano, ma – ove possibile – anche per scavare nella sua storia, andando alla ricerca delle origini di un piatto, delle prassi gastronomiche antiche e dimenticate o semplicemente quelle meno note e diffuse.
Un’attenzione speciale verrà data ai lievitati, senza però dimenticare i piatti cult della nostra tradizione nazionale.
In ultimo, potranno essere proposte varianti innovative e audaci: un’ottima idea per creare quel fil rouge tra passato e modernità a conferma che la cucina è come la lingua, in eterno divenire.
Si partirà il 26 marzo (segnatevi questa data!) con una ricetta famosissima e giustagiusta per la Pasqua: la pastiera. In una sorta di staffetta tra noi blogger del gruppo, e nei giorni seguenti, verrano approfonditi i vari aspetti di questa preparazione: la sua storia, la ricetta classica (e filologicamente corretta!), le varianti tradizionali, quelle dietetiche, le versioni nuove e moderne.
Qui di seguito l’elenco delle blogger coinvolte in questa avventura:
Infine, desidero segnalarvi la pagina permanente dell’iniziativa, QUI, nel caso vi venisse voglia di ripassarne i punti cardine 😉 o di divulgare la notizia.
A presto!
Ah…esistono anche anziane signore generosissime…non vorrei che mi si offendesse la categoria!
aaahh ecco, per fortuna hai specificato, io sono un’anziana della cucina per niente gelosa del proprio (piccolo) sapere, se lo fossi non avrei un blog!
bella iniziativa, ero in un gruppo che aveva pensato a una cosa molto simile, purtroppo si è arenato per motivi ancora non chiariti, comunque auguri per il progetto!
Ciao Sara
ma che bella idea: ci sta benissimo…però devo confessare che anche io qualche volta ho peccato: ma giuro che l’ho fatto solo con perrender pan per foccacccia :-P..insomma non ho iniziato io. Ora pensa un pò i miei segreti li pubblico…quindi…Aspetto la pastiera…uèuè…
fulvia
Complimenti per l’iniziativa, davvero interessante!
Ho scoperto il tuo blog grazie a Caris; mi piace molto!
Mi farebbe tanto piacere passasi a trovarmi..mi trovi qui:
http://www.dolcebenessere.com!
Grazie! A presto..
Idea fantastica, leggerò con interesse tutte le varianti e le spiegazioni!
per un’appassionata come me della storia del cibo e le tradizioni regionali (che nel mio piccolo cerco di curare e divulgare “accantoalcamino”)sarà un piacere venirti a leggere, bellissimo proggetto.
🙂 Grazie a tutte….
Libera: dovrai leggerti i blog di tutte le aderenti al gruppo però 🙂
Allora il discorso si fa complicato, io te “conosco” ;-)e te leggerò…sennò..ballerò da sola, come sempre 😉
Sei Libera di nome e di fatto 😉