kaki agrodolceAltro giro altro regalo. A Capodanno (lo so, voi ve lo siete già dimenticati, io, invece, sto facendo ancora pasti a base di avanzi) ho radunato una selezionata compagnia per festeggiare. 

In un attacco acuto di pigrizia culinaria ho creduto bene di far portare ad ognuno del suo. Sergio – si, quello dei peperoncini sergeschi – ha pensato agli antipasti, su cui è particolarmente forte, anche grazie alla materia prima d’eccellenza che arriva proprio dal suo orto (in cui è riuscito a piantare anche l’ambito quanto raro rabarbaro).

Dato che in questo periodo – per motivi lunghi e noiosi a spiegare – sto mangiando poco, mi gira la testa e faccio fatica a connettere, per cui spero perdonerete la mia laconicità, ma in cambio vi lascio la ricetta di questa delizia, che arriva direttamente dal ricettario segreto di Sergio.

Tra l’altro, la cosa davvero deliziosa è che lui, essendo un raffinato musicista (di professione eh…non uno scalcagnato strimpellatore da oratorio) ha pensato bene di fornirmi questa ricetta, allegando abbinamento vinesco (essendo anche un buon segugio da alcol) e adeguato accompagnamento musicale. Una genialata e forse anche una provocazione, per una che vive  nel silenzio più assoluto! 🙂

Abbinamento musicale: per i cachi in agrodolce raccomanda Ravel, primo tempo del Concerto in sol per pianoforte e orchestra.

Abbinamento vino: Numerozero di Muratori (qui qualcosa)

RICETTA

(copia e incolla da mail di Sergio)

1 Kg di cachi acerbi (colorito giallo e frutto ancora duro; cachimela), 1/2 litro di aceto di mele, 2 dl di olio di oliva, 100 g di zucchero, 5 g di sale, 1 spicchio d’aglio, 1 foglia di alloro.

Togliere i noccioli ai cachi e tagliarli a fettine spesse 3 mm circa. Portare a ebollizione l’aceto con l’olio, lo zucchero, l’alloro, l’aglio e il sale; tuffare i cachi e lasciare cuocere per 3 minuti e poi levare dal fuoco. Incoperchiare e lasciare riposare per 24 ore. Sgocciolare i cachi, eliminare l’aglio e l’alloro e sistemare in vasetti di vetro. Coprire con olio d’oliva, chiudere ermeticamente i vasetti e riporre in luogo fresco e asciutto. Ci sarebbe la variante di ricoprire i cachi con la salsa agrodolce nella quale sono stati fatti cuocere, ma secondo me prendono troppo l’aroma di aceto.