E’ da tempo che mi dico che devo pubblicare un piccolo prontuario sul risotto. In realtà ci ha già pensato egregiamente lei, oltralpe, ma vi prometto che mi darò da fare per dare anche il mio piccolo contributo. La questione che vorrei introdurre oggi è quella delle varie tipologie di riso, questione che ho inaugurato anche qui, e che spero di approfondire ulteriormente.
Se la prassi gastonomica del risotto prevede determinati e necessari passaggi, è anche vero che queste, a loro volta, soggiacciono a quelle che sono le caratteristiche di ogni varietà risicola. L’idea di scrivere affianco ad una ricetta semplicemente riso trovo sia forviante e poco corretta. Per ogni risotto un riso, per ogni ricetta la tipologia che gli si addice di più.
Oggi vi propongo un risottino con una varietà di riso da me molto amata: l‘Arborio. L’Arborio manteca straordinariamente, ma è un riso piuttosto difficile poichè tende a scuocere molto facilmente, o comunque molto più facilmente di qualità come Carnaroli o Maratelli, soprattutto se non è stagionato benissimo. Vi rimando alla pagina di GDF in modo che vi siano chiare le caratteristiche organolettiche di questa varietà.
Passiamo al risotto. La punta amara del radicchio trevigiano qui è ammorbidito e addolcito con una robiolina matura di Roccaverano, un formaggio raro, sopraffino per un abbinamento che ritengo particolarmente felice.
Ricetta
ingredienti per 3 persone
- Riso arborio, 70 gr a testa
- Radicchio Trevigiano, 1 cespo
- Cipolla dorata, 1/2
- Burro, 80 gr
- Olio EVO dolce, q.b.
- Robiola matura di Roccaverano, 100 gr
- Brodo di carne, 1,2 lt circa
- Vino bianco secco, 1 bicchiere
- Sale, pepe nero
In una padella fate stufare a fuoco dolce il radicchio tagliato a listarelle con un filo di olio fino a quando non si sarà ben ammorbidito. Salate e pepate. Tagliate la cipolla finissima (anche con la mezzaluna) e fatela palpare a fuoco dolce con il burro. Aggiungete il riso e a fuoco un pò più alto fatelo tostare per un paio di minuti, mescolando per evitare che la cipolla bruci. Aggiungete tutto in una volta il vino e lasciate sfumare. Unite ora il radicchio, mescolate il riso e iniziate ad aggiungere il brodo, un paio di ramaioli per volta. Ricordate che il riso deve SEMPRE rimanere baganto durante la cottura. Portatelo a cottura a fuoco medio-vivace.
>Consiglio! Io tiro via il riso uno o due minuti prima della cottura, in modo che arrivi in tavola perfetto. Ricordate che il risotto al dente non è quello in cui si sente ancora la perla amidacea (e il relativo sapore), ma è un riso sodo, non sfaldato (quindi perfettamente integro) ma in cui non si percepisce più una resistenza “croccante” al cuore. Con un pò di pratica si impara, ma tenete conto che per ottenere ciò dovrete scegliere un riso di ottima qualità, e curare la fase di tostatura come quella di cottura (mai fiamma troppo debole).
Mantecate il risotto con la robiola. Aggiungete pepe di macinello e portate subito in tavola.
eh ma qui c’è da studiare un bel po’!
… intanto ammiro il tuo risotto perfetto e delizioso!
Questa ricetta è pura poesia e molto interessante l’accorgimento cottura tipo di riso (che mi sembra anche logico anche se uno non ci pensa 😉
Mi hai fatto ridere con il risotto al dente, quando è duro ( e lo è spesso qui in Francia oppure è stracotto), mio marito dice che è il riso del cacciatore (con i pallini). Non è un complimento.
Grazie mille per la citazione!
ottimo il risotto e la robiola lo arricchisce, una leccornia 😛
Lizzy: eh si 🙂
Edda: Ciao Edda, prego e grazie a te. Si anche in certi risotoranti di grido a volte ti trovi risi che sono praticamente crudi..ma il risotto è un piatto piuttosto difficile…si sa.
Lizzy: eh si 🙂
Edda: Ciao Edda, prego e grazie a te. Si anche in certi risotoranti di grido a volte ti trovi risi che sono praticamente crudi..ma il risotto è un piatto piuttosto difficile…si sa.
Gio: vera leccornia
Bravissima, come sono d’accordo su quello che dice per il riso… Merita un applauso.
Quanto alla ricetta, la proverò presto, sono un amante della robiola di Roccaverano, e l’abbinamento mi sembra molto azzeccato.
Un grazie di cuore.
Jean marc
Grazie a te jean marc!
Se volessi usare la provola (dolce o piccante) al posto della robiola dici che verrebbe ugualmente buono?
In tal caso, quale mi suggerisci tra le due?
dolce