Ed ecco che ogni tanto il caso sta dalla mia parte. Vediamo…la scorzonera è una radice, orginaria di Soncino (mi pare). E’ amara, cremosa e normalmente si mangia fredda, in insalata.
La ricetta che gusto da anni mi sembrava piuttosto scontata ed è così che è nata l’idea di “carpionare” la radice. Ma non è finita qui. Nel vetro in cui ho versato ortaggio e carpione avevo lasciato, per caso e per qualche giorno, una bacca di vaniglia esausta (vabbè questo è il termine che mi è uscito di getto anche se è un pò da scoria radioattiva). Si dà il caso che l’aroma della vaniglia è riuscito a sposarsi magnificamente con quella della scorzonera e del suo carpione, tanto che ho voluto rafforzarla aggiungedo una bacca intera. Da provare.
Ricetta
ingredienti
- Scorzonera, 4 radici lunghe 40 cm
- Vino bianco secco, 150 ml
- Aceto rosso di ottima qualità (io di vino Cannonau), 50 ml
- Cipolla dorata, 1 media
- Aglio 2 spicchi
- Olio EVO, q.b
- Pepe in grani
- Sale
- Vaniglia, 1 bacca esausta
- Erbe aromatiche: alloro, salvia
Lessate la scorzonera in acqua fredda salata. Scolatela subito, fate raffreddare e poi pelate la radice e tagliatela a fette sottili eliminando l’anima dura centrale. Fate sudare la cipolla e l’aglio in poco olio. La cipolla e l’aglio non devono nemmeno imbiondire ma appassire, ci vorranno 15/20 minuti a fuoco lentissimo. Scaldate a parte l’aceto con il vino e il pepe. Versate i liquidi sull’aglio e la cipolla. Disponete la scorzonera in un vaso di vetro procedendo a strati e versando, di volta in volta, il carpione. Intervallate gli strati con alcune foglie di erbe aromatiche e un pezzettino di bacca di vaniglia. Una volta esaurita radice e carpione e chiudete il vetro. Si conserva in frigo per qualche giorno.
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