Tutto ciò per restare in tema di déjà vu, mémoire e cosine blasonate un pò decadute. Questa era una roba davvero chicchissima quando io ero alle medie. Presentare un risotto alle fragole non solo era estremamente raffinato – poichè ti catapultava immediatamente nel mondo dei cultori della materia tra i più aggiornati – ma era anche una proposta un pò osè. Allora il risotto era in giallo, o al massimo con i funghi; con le fragole era a dir poco spinto: una proposta da club privè più che da comune mensa di onesti cittadini, più da padrona di casa con lo spacco che da brava massaia in leggero sovrappeso (che preferiva la cofana di lasagne).
Vabbè questa è una mia personalissima opinione, può essere che tutti mangiassero riso e fragole senza fare poi tutto sto gran baccano. E io, visto che sono terribilmente demodè (c’era una tizia, che frequentavo quando ancora mi stava simpatica, che amava chiamarmi la “ragazza anni Ottanta”. Era il 2002), lo propino tutt’oggi, sebbene c’è ancora qualche stordito che – tra uno sbadiglio e l’altro – pensa che io lo trovi il massimo dell’avanguardia. E’ solo il mio gusto per le cose fanè…ecco.
E giusto per togliere un pò di polvere alla ricetta, questa volta l’ho propongo così, con un sughino di erba cipollina che, oltre ad aver contribuito a sfoltire il mio angolo delle aromatiche, l’ha reso sicuramente inedito.
RICETTA
Ingredienti
- Riso Vialone nano, 50 gr a testa
- Fragole rosse, sode e polpose, 2 cestini piccoli
- Cipollina fresca o cipollotto, 1
- Burro, 110 gr
- Champagne o spumante brut, 1 bicchiere
- Parmigiano reggiano o Grana Padano, un paio di cucchiaini a testa
- Brodo di carne leggero o vegetale
- Erba cipollina, un mazzetto
- Mandorle, 6
- Olio EVO, un pò
- Sale e pepe
Prima di tutto realizzate la salsina all’erba cipollina. Tritate finemente dell’erba cipollina, in un mixer, con 6 mandorle, olio EVO, sale e pepe. Filtrate la “salsina” – premendo un pò – e prelevate solo l’olio.
Preparate il risotto: in un tegame fate palpare la cipolla tritata finissima con 70 gr di burro a fuoco moderatissimo. Poi, versate il riso tutto in un colpo e alzate un pochino la fiamma. Fate tostare il riso per 2 minuti circa poi versate il vino. Fate sfumare; a questo punto mettete nel riso 4 o 5 fragole leggermente schiacciate, girate velocemente e poi iniziate a versare il brodo. Tenete conto 15/16 minuti circa per la cottura del riso. Dopo 10 minuti abbondanti di cottura versate le altre fragole tagliate in 2 tenendone qualcuna per la guarnizione finale. Portate a cottura, “al dente”, il riso. Spegnete la fiamma e aggiungete il burro restante. Mescolate. Aggiungete il formaggio gratugiato e mescolate. Disponete il riso nei piatti guarnite con una fragola fresca e aggiungete l’olio aromatizzato.
Come hai ragione Sara. Io non oso cucinarlo proprio per non essere tacciata di nostalgia per i famigerati anni ottanta. Ma io sono insicura, ecco.
Ottima rivisitazione Sara!Lo proverò!
Sarà anche desueto, ma io l’ho mangiato solo due domenica fa… Sarà mica che sono anche io rimasta agli anni ’80??? 😉
Un’introduzione sottile e piena di sorrisi. Che sia osé o fané, penso si spossa provare 😉
buona l’idea dell’erba cipollina un bel tocco 🙂
ps che bello il clafoutis speziato! 😛
Sono d’accordo: questa ricetta è raffinata e mi piace molto! Se ti va prova la mia ricetta gnocchi alle fragole e cipollotti!
(http://paprikapaprika.blogspot.com/2010/05/gnocchi-con-le-fragole-gnocchi.html)
@Daniela: insicura tu? Non si direbbe! 😉
@Giordana: Grazie!
@Stefania: Se sei nata negli anni 70 sei rimasta anche tu agli anni 80 🙂
@Edda: 😀 grazie per aver apprezzato l’introduzione sottile ..
@Sympo: Si l’erba cipollina si sposa bene con le fragole come del resto la cipolla stessa..grazie per il clafoutis
@Paprika: Grazie! Ho visto la tua ricetta interessante e davvero originale