C’è da dire che avevo intenzione di fare tutt’altro. Ma sapete com’è: manca un ingrediente, il bambino s’è sbucciato il ginocchio, la Telecom telefona per l’ultima offerta. Dunque volevo fare un dolce indiano noto come Kheer, una sorta di riso e latte in realtà un pò più complesso del classico riso e latte, servono parecchie spezie (tra cui lo zafferano), anacardi e burro chiarificato (che, per la cronaca, si può fare benissimo in casa ma io non ne avevo voglia; inoltre è da 2 mesi che riesco, mantenendo il mio equilibrio psichico, a star lontana da burro e affini con sorprendenti risultati. Dunque…).
Del Kheer, poi, mi stuzzicava l’abbinamento, ma anche alcuni singoli ingredienti che, per mio gusto, appena posso cerco di inserire ovunque. In ordine di importanza: pistacchi e cardamomo. Morale, ho fatto una sorta di budino di riso, riso latte, dolceriso, vedete voi come chiamarlo, con la componentistica di cui sopra e qualche robina in più a dire il vero. Sia mai che qualcuno passi di qui e trovi scialbetto ciò che cucino.
Insomma, mi sono lasciata andare all’ispirazione del momento e soprattutto da ciò che rimaneva nei pensili della cucina. Ordunque oggi vi dò una ricetta un pò spannometrica, di quelle che non hanno dosi ma sono governate solo dal gusto personale. Quelle che tavolta riescono a riservare anche delle belle soprese.
PER QUATTRO PERSONE (se non c’è il cugino bulimico)
Riso (d’accordo, sono a fine settimana e io avevo solo il Carnaroli, ma vi assicuro che non è per nulla adatto, orientatevi verso un originario o un Sant’Andrea, se avete la fortuna di abitare in Lomellina e di trovarlo): 8 pugnetti + 1
Latte, diciamo che deve coprire il riso più 4 dita ( tuttavia la questione va molto a gusto: a me non piace il riso e latte “brodoso” per cui tendo a tenerlo più “gnucco”e cremoso; valutate voi)
Pasta di mandorle, un cucchiaio colmo (se non l’avete mischiate a un cucchiaio e mezzo di zucchero con 3 di farina di mandorle)
Cedro candito, un pò
Cardamomo, un cucchiaino raso
Acqua di rose, 2 cucchiaini
Pistacchi, una manciata
Fate sciogliere la pasta di mandorle nel latte scaldandolo sul fuoco. Quando il latte bolle tuffare il latte e aspettare che cuocia bene. Lasciare intiepidire e aggiungere cardamomo, cedro, pistacchi pestati e acqua di rose. Servite in coppette e gustatelo tiepido.
a me che il riso piace in tutti i modi questo me lo gusterei piacevolmente ^_____^
P.s. Sara, fammi sapere se la ricetta del contest che ti ho lasciato di là, ti può andar bene, ne ho già un’altra in cantiere, ciauzzzzz
Mi unisco ad Astrofiammante.
Il riso mi piace in tutti i modi e in tutti i modi mi piace cucinarlo.
Ecco.
Questo modo sembrabellobuonodaimpazzire.
E ne approfitto per un bacio.
Perchè sì. Rimango una sporca approfittatrice di bacetti fastidiosa.
ecco.
@ Astro: va benissimo la ricetta per la raccolta
@ Giulia: Che piacere rivederla da queste parti! Il riso è davvero particolare!
Amo le ricette spannometriche… è il mio metro di misura in cucina spesso e volentieri!
Anche a me ha sempre intrigato il kheer seppur mai fatto… e mi trovo in linera con la passione per il cardamomo e anche i pistacchi… e non parliamo dell’acqua di rose… meraviglia! 🙂
insomma il tuo risolatte e tutt’altro che scialbino tesoro! 😉
@ Terry 🙂
ottima idea, mi piaciono tanto le ricette dolci con riso(anche quelle salate), devo solo trovare l’acqua di rose.
Ciao Anctuza! L’acqua di rose la puoi trovare nei negozi alimentari arabi oppure puoi usare l’essenza (per uso alimentare) che trovi in alcune erboristerie
que bella idea!