Il riso all’Isolana – il cui nome rimanda a una delle capitali del Vialone Nano, Isola della Scala – prevede due tagli di carne, maiale e vitello, ma accetta diverse varianti. Ho visto che in alcuni casi viene usato solo l’uno o solo l’altro, in altri ancora la pasta di salame, ed è questo che ho assaggiato a casa di Giordana.
Devo aver già detto altrove che il riso mi piace più della pasta. Lo cucino anche più frequentemente e le mie origini non possono non essere prese in causa per questa mia prevalenza culinaria: milanese, di nonni milanesi, di bisnonni milanesi, di trisavoli milanesi , insomma una specie protetta. Dunque, non che il risotto si faccia solo a Milano, ma il risotto è solo della Pianura Padana e zone limitrofe (limitrofissime) e in particolare della zona che si incunea tra Lomellina e vercellese. Stop. Per risotto intendo, chiaramente, il risultato di quella prassi gastronomica che prevede soffritto, tostatura, cottura e mantecatura.
Già il Veneto infatti – che vanta una tradizione risicola di tutto rispetto – la cottura del riso, per tradizione, adotta un metodo differente: risi e bisi sono infatti più una minestra che un risotto, e così buona parte dei risi tratti da antiche ricette di questa zona. Mantova, sebbene ancora lombarda, risente già delle tradizioni gastronomiche venete (Isola della Scala è proprio ad un tiro di schioppo) dove, difatti, è maggiormente in uso il Vialone, rispetto al più “lombardo” Arborio e Carnaroli. E a Mantova viene preparato un’altra leccornia, il” riso alla pilota”, ma che con il risotto non ha molto a che fare. E il riso all’Isolana adotta un metodo praticamente identico a quello” alla pilota”. La carne si cuoce a parte e il riso viene cotto nel brodo fino a quando questo non è stato assorbito quasi del tutto.
Un risotto addirittura affascinante, questo grazie ad un ingrediente (per il contesto) decisamente insolito: la cannella.
Dato che domani ho una riunione di lavoro (si, domenica mattina…) e lunedì sarò ancora in giro a distribuire, come una scema, pacchettini natalizi rischiando, come l’altro giorno, rovinosi scontri mente slitto allegramente sulla neve con l’auto per Corso Buenos Aires, spero di farvi cosa gradita nel girarvi questa fantastica leccornia oggi, anche se molti di voi preferiranno l’ultimo shopping natalizio.
Buona domenica.
RICETTA (per circa 4 persone)
Ingredienti
- Vialone nano, 350 gr
- Pasta di salame, 400 gr
- Brodo di carne, 750 cl
- Burro, 80 gr+ 30gr
- Cannella
- Rosmarino
- Grana padano grattugiato
Fondere 80 gr di burro, unire il rametto di rosmarino e la pasta di salame adeguatamente sminuzzata. Cuocere la carne fino a quando non risulterà ben cotta e leggermente rosolata. Portare a bollore il brodo e unirvi a pioggia il riso, girare e far cuocere a fuoco moderato per circa 16/18 minuti. Il brodo dovrà ritirarsi senza far asciugare troppo il riso. Terminata la cottura del riso unirvi la carne, il formaggio grattugiato (circa 25 gr a testa) e la cannella (io ho usato un cucchiaio raso di cannella). Mescolare, unire 30 gr di burro e lasciar mantecare per 2 minuti. Servire.
VINO CONSIGLIATO a cura di Giordana Talamona
Cruasè Oltrepo Pavese Docg Metodo Classico
Anche per me i risotti sono uno di quei piatti che preferisco..mi piace in tutti i modi e con tutti gli ingredienti..e devo dire che mi riescono pure benino.
Buonissimo il Risotto all’Isolana e ti ringrazio di aver pubblicato la Ricetta..ora ne ho scoperto il segreto..”la cannella”..
Ho avuto l’occasione di andare alla sagra del Riso proprio ad Isoladella Scala con la possibilità di scoprire che di questa ricetta ci sono varie versioni..
Poco tempo fa ho fatto un Risotto con Tastasal, la classica Pasta Salame di quella zona..
ciao e Buona Domenica!!
Morena
adoro il risotto ma questa versione mi manca, sicuramente da provare!!!
non conoscevo questa bella ricetta
sei sempre ricca di spunti interessanti!
i risotti mi fanno impazzire, provvedo alla prova 😛
E’ il mio risotto preferito, l’adoro! La settimana seguente alla vostra visita abbiamo trovato la pasta di salame “nostrana” e, se possibile, è venuto anche meglio! Matteo, Silvia ed Adriana ne sono testimoni! Purtroppo (non ti dico perchè, ma lo si capisce…), quando siete venuti voi il “pusher di salumi” di Fabio non l’aveva…
PER CHI AMA LA CANNELLA, suggerisco il risotto al Barbera!!
Mentre ieri abbiamo mangiato un meraviglioro risotto alla robiola di Roccaverano (che non conoscevo…) con nocciole tonde del Piemonte! :)))) W i risotti!:)))
Giordi, ma questo risotto l’avevi fatto anche a me e Fabio, mi ricordo! Ti era venuto benissimo, è un risotto decisamente raffinato, non c’è che dire. Complimenti a Sara per la bella idea di pubblicarlo, secondo me è un piatto ideale per il pranzo di Natale!
Esatto, l’amo troppo! Nella mia versione abbondo oltre misura con la cannella, che adoro! 🙂 è vero Ele, è un’ottima idea natalizia!
Sara! (detto come SARASONOESAURITASCUSASEIRROMPOQUIADESSOCOSI)
visto che sono giorni frenetici e ci tenevo davvero a farti i miei più sinceri auguri di un Felice Natale eccomi qui.
con i capelli gonfi, gli occhi inniettati di sangue e soloilcielosacosa.
Auguri ( ce l’ho fatta )
E un abbraccio , ecco.
marò, quanti commenti a cui non ho ancrora risposto….è che c’ho l'”addietrato” 🙂 e non riesco ad essere molto presente…..
@ Morena…e si è la cannella, sai all’inizio quando Giordana me ne ha parlato ero un pò perplessa ma è davvero un connubio buonissimo
@ dolci pensieri: come sopra.. molto molto buono provalo!
@Sympo: grazie 🙂
@Giordana: la pasta di salame era molto buona a dire il vero, arrivava da Varzi 🙂 ah non dimenticare di girarmi il risotto al Barbera e quello alla robiola (roccaverano???) e nocciole…..
@Elena: Ciao Elena e grazie….
@Giulia, Giulia cara grazie mille…i primi auguri che mi arrivano, sono commossa…forse non sono così odiosa (disse guardando obliquamente il monitor). Tanti auguri e regali nanosi anche a te!
Buonoooo! lo segno che ho del pastin in freezer! 🙂
mi ispira il tocco di cannella!:)
@Sara: da Varzi? Ottima!
ti giro di certo le ricette:)) quella con la robiola lo presenterò come “secondo primo” natalizio!che fame!
Secondo primo? Giordana alla faccia dell’austerity 🙂