Sembra un pò il piatto della domenica, ma a me la lonza di maiale piace. La carne non la amo esageratamente, cioè la mangio, e anche volentieri, ma non più di un paio di volte la settimana (non contemplo i salumi in questo computo, naturalmente). E se devo scegliere, questa è un pò la classifica: carne cruda (ma deve essere davvero molto buona, come quella del Motta, per intenderci, che – piccola nota personale – è tutt’ora il macellaio di fiducia di mia mamma, 🙂 dato che è anche il primo che incontra uscendo di casa), anatra, ossobuco, rognone, polpette e piatti di carne di recupero (insomma dove c’è poca carne e molto altro), porchetta, qualche costata con l’osso rossosangue. Le bistecchine che cavano acqua o l’orrido tacchino, lo lascio gentilmente ad altri.
Comunque, tornando alla lonza, mi piace, se non fosse che è davvero un pò troppo asciutta. Non volendo inondarla di intingolo o abbinarla al “solito” purè di patate, ho trovato che il purè di mele gli si sposa benissimo, soprattutto quando l’arrosto in questione è stato cotto nel sidro.
Il risultato è un arrosto bagnato da un intingolino agrodolce che va a braccetto con il “rafforzativo” del purè di mele alla cannella. Il purè di mele, tra l’altro, è più “umido” dell’omologo di patate, più morbido e vellutato, e quindi intenerisce e rende meno stopposa la carne. In più, profuma di cannella…
RICETTA
Ingredienti
- Lonza di maiale 1,2 kg
- Olio extra vergine d’oliva
- Sidro 1/2 litro
- Salvia
- Aglio, 2 spicchi
- Sale
- Pepe nero in grani
Per il purè di mele
- Mele 2/3, asprigne e non farinose (tipo Fuji o Granny)
- Succo di limone
- Burro, una noce
- Cannella
- Sale
- Pepe bianco
Mettete un tegame la carne (che potete anche lardellare) con mezzo bicchiere d’olio, due spicchi d’aglio schiacciati, abbondante salvia, sale e pepe pestato. Fate rosolare la carne su tutti i lati, per almeno 10 minuti e poi innaffiate con il sidro. Chiudete il tegame con il coperchio e fate cuocere a fuoco basso per un paio d’ore circa. Intanto preparate il purè di mele. Sbucciate le mele e privatele del torsolo, tagliatele in 4 e mettetele a cuocere in acqua leggermente salata fino a che si saranno ben ammorbidite. Passate le mele nel passaverdura e rimettete la polpa in un tegamino in cui aggiungerete, la noce di burro, cannella e il pepe bianco; aggiustate di sale.
Quando l’arrosto è arrivato a cottura lasciatelo riposare almeno 15 minuti prima di tagliarlo, altrimenti tenderà a sbriciolarsi. Tagliate a fette non troppo grosse (meno di 0,5 cm) e servite con il purè caldo.
VINO CONSIGLIATO a cura di GIORDANA TALAMONA
Ruché di Castagnole Monferrato doc
Ottimo piatto! Complimenti per il tuo blog! Vorrei diventare una tua sostenitrice …ma non ho ancora capito come fare!
;-))
Se ti va passa a trovarmi!
A presto!
Tix
grazie, ti ho risposto in ptv!
Il succo di limone quando viene aggiunto?