“Caro, il pesto di rucola lo preferisci sovraesposto o normale?”
Adesso che ho un blog e DEVO fare delle fotografie – io che ho sempre comprato le cartonate U&G (usa e getta) – mi trovo a dover chiedere se la luce va bene, piuttosto che se la salsaalla rucola è salata.
Io non sono mai stata una maga della fotografia, per cui qualche software pio mi da una mano.
Quindi il pesto non è tutta farina del mio sacco. Le foto, intendo. In tal caso Photoshop docet! E io lo ringrazio
Quello che faccio con rucola, olio extra-vergine, pecorino e mandorle invece si. Ed è buonissimo.
RICETTA
Ingredienti
- rucola, un bel mazzetto
- pinoli 50 gr.
- mandorle pelate 50 gr.
- pecorino 30 gr.
- parmigiano 30gr.
- olio extravergine di oliva
- sale
- pepe
- aglio (non ci va)
Lo ammetto, ho usato il mixer, il mortaio lo riservo al pesto genovese (e non sempre). Una spiegazione all’omissione: io ritengo che per questo pesto l’aglio sia davvero superfluo e non aggiunga nulla.
E’ ottimo su fettine di pane, adatto al pinzimonio con verdure fresche e naturalmente sulla pasta.
Anzi fate così: scaldate in padella qualche pomodoro pachino spaccato in due con cipollotto fresco e olio. Fateli appassire e poi uniteli alla pasta a cui avrete già aggiunto il pesto. Un’ultima cosa: pecorino fresco (io ho usato quello di Pienza) grattuggiato a listarelle.
Eccovi una semplice bontà!
Le mandorle tendono a smorzare la dominante amarognola della rucola
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