Ve la ricordate, vero, la bomboniera Algida di 20 anni fa?!
Deve esserle successo qualcosa di brutto.
Per me bomboniera era sinonimo di cinema. Anche il contrario. Una volta entrati in sala c’era chi affogava rumorosamente nel bidone di pop corn e chi sbocconcellava i bon bon gelati. Io sbocconcellavo.
Dicevo, deve esserle successo qualcosa. Forse un giro mal riuscito negli States.
Allo stato attuale è quasi immangiabile, così somigliante al Magnum – ma versione bambino – il quale è innegabilmente una delle peggiori schifezze dei nostri giorni (si, anche peggio delle Pringles, del gelato fritto cinese e della salsa barbecue).
Una volta c’era il mottarello: sobrio, elegante, misurato. Il cioccolato, mai troppo dolce, ma davvero sottile, scrocchiava dolcemente per far emergere un gelato (certo industriale) cremoso e dignitosissimo. Che sapeva di panna e basta.
Poi è arrivato lui, arrogante come un supereroe cattivo. Non a caso si chiama come un revolver. Lui, il trionfo del cattivo gusto formato snack.
Intanto è troppo magnum, a metà sei già stufo. Poi è eccessivamente spesso. Il mottarello era thin, con il magnum ti devi smandibolare per addentarlo. Un pò come il Big Mac.
Il cioccolato è obbrobrioso. Non solo mi disgusta quel suo spessore da piastrella, ma anche il gusto dolce, stucchevole, a metà strada tra il caramello e un surrogato di cioccolato. Bleah…
Il gelato dentro poi non è da meno, anche questo troppo dolce e, ahimè, non più cremoso.
Certo, farsi le bomboniere in casa, per portarsele al cinema, con la borsa frigo da pic nic, è forse cosa poco pratica (sebbene l’ultima volta che sono stata al cinema ho visto gente che si portava sane colazioni al sacco a base di arance) ma prepararle e scoprire che, si, si possono ancora replicare le sane merende del cinema dell’oratorio mentre si guarda “Ritorno al futuro”, non ha prezzo.
Bè, intanto cerchiamo di ragionare sul gelato fiordilatte, poi, se siete stati bravi, potrete avventurarvi più in là.
Ricetta
Ingredienti
- Panna fresca, 250 gr
- Latte intero di ottima qualità (se non avete l’allevatore che ve lo fornisce e se siete di Milano optate per quello intero, della Centrale, metodo tradizionale inglese), 220 gr
- Zucchero, 125 gr
- Vaniglia, mezza bacca
- Sale, un pizzico
Scaldate il latte con i semi di vaniglia, il sale e lo zucchero. Fate sciogliere lo zucchero e spegnete. Fate raffreddare aggiungete la panna.
Versate il tutto nella gelatiera già refrigerata e azionate fino a quando non si rassoda.
Tutto qui.
Se invece volete realizzare l bomboniere vi consiglio di munirvi di un appostito stampo in silicone con una forma appropriata (le mie formine hanno un diametro di circa 4 cm) poi seguite le indicazioni qui sotto.
Conservando le bomboniere in freezer è probabile induriscano troppo, soprattutto se le lasciate per più giorni. In questo caso, prima di consumarle lasciatele fuori per qualche minuto.
Quasi dimenticavo. Alcuni dei bon bon sono stati farciti con mezza amarena sciroppata.
Sono davvero ottimi anche al gusto spagnola. Mi raccomando, però, una ciliegia intera non ci stà. Dimezzatela.
carissima, ho le lacrime agli occhi… per la nostalgia!
mi ritrovo in TUTTO quello che hai detto.. il mottarello, il cinema, la bomboniera, Ritorno al Futuro.. si vede che siamo praticamente coetanee!
e concordo con il tuo giudizio sui nuovi gelati di moda al giorno d’oggi.. immangiabili e stucchevoli (e poi vogliamo parlare delle dimensioni e delle calorie?? poi si lamentano che i bambini di oggi sono in sovrappeso…)
mi piace da impazzire questa cosa della bomboniera fatta in casa, penso proprio che prima o poi mi cimenterò anche io..
ah.. quel “crack” delicato dello strato sottilissimo di cioccolato fondente che ricopriva il mottarello.. i ragazzi di oggi se lo sognano…
Stupisci sempre.
Sono bellissime queste bomboniere!
Barbara, vedo che siamo sulla stessa lunghezza d’onda e questo non può che farmi piacere visto la raffinatezza che ti contraddistingue….comuqnue ho notato che ci sono alcuni nostri coetanei che o non ricordano o non capiscono la differenza tra questo e quello. Quello che volevo anche dire (mi son dimenticata nel post…andavo di fretta 🙂 è che se una volta la bomboniera assomigliava molto al Mottarello oggi è un “Magnum mignon” (anche sul pack c’è scritto) quindi è la stessa roba…insomma un decadimento dei costumi generale, che ormai passa davvero inosservato.
Gaia grazie anche a te! 🙂
io anche ho gli occhi lucidi…
ho cominciato ad inveire contro il magnum non appena apparso. tronfio squallido e dal sapore di nulla (un italiano medio)… gli ho dato un paio di chances variando il gusto… ma niente: il cioccolato mi ricorda quelle uova di pasqua da due soldi, di marche ignote, col regalo dentro patetico…
la bomboniera mi manca. tanto. certe votle ripiego sul Cremino… mi manca il cono palla (non ho mai saputo il suo vero nome). Financo lo stecco del Liuk non ha più quel sapore di liquirizia meraviglioso.
abbiamo perso il palato innocente o ci hanno turlupinato ??
in entrambi i casi si rimedia con questa tua dritta/ricetta.
chi fa da se fa per tre. e purtroppo vale per ogni cosa.
sarà come rileggere le vecchie lettere d’amore del liceo…
guarda con me sfondi una porta aperta.. io sono una supernostalgica degli anni settanta-ottanta e mi ricorco un sacco di cose!
proprio ieri con delle altre amiche si faceva un escursus sul meglio di quei tempi (ti dico solo che siamo partite dalle scarpe da ginnastica mecap e ci siamo ritrovate a cantare la sigla di cibernella in un bar…devo aggiungere altro?)
capisco e apprezzo la differenza tra un magnum (puah!) e un mottarello (non si può capire se non si è provata..) e relarive versioni monoporzione.
la bomboniera appena appena squagliata al punto giusto dell’intervallo del primo tempo al cinema non si batte. e oggi non lo fanno nemmeno più l’intervallo!!!
c’è rimasto solo il “cuore di panna per noi, nei momenti teneri…” a consolarci (eppure anche quello ai tempi mi sembrava più buono…)
:*
@pillow
BLOB il cono palla si chiamava BLOB ed era buonissimo…
che nostalgia..
BARBARA! :O
adesso ti ringrazio, poi scoppio in un pianto isterico…
Ciao!! Che bello una ricetta per fare il gelato semplice semplice, ho comprato lo scorso anno la gelatiera e non l’ho usata molto, tante ricette hanno negli ingredienti farina di semi di carrube o altri ingredienti strani che non riesco a trovare, sicuramente proverò la tua.
E poi le bomboniere dire deliziose è dire poco.
Brava!
Pillow tutto vero! anche il ciocco che ricorda l’uovo di pasqua da due soldi…il blob lo ricordo e mi piaceva tanto. Anche perchè il gusto di caramello (che molto confondevano con il caffè) era molto equilibrato. Leggermente amaricante. Sul cornetto mio marito è convinto che la panna non sia più come quella di una volta. Tradizioni perdute oramai, anche nelle ricette industriali. Pillow…ci hanno turliukpinato
Quello che si tende a seguire attualmente è il gusto anglosassone, nei quali paesi la pasticceria è una porcheria. lo so, sono tranchant…
Barbara recentemente ho fatto un album con tutte le pubblicità e i prodotti tipici degli anni 80. Io ricordo le Tepa sport (quelle che aveva Cato Blepa)
Ilaria…io normalemnte metto il neutro (farina di carrube+altro) per evitare che il gelato ghiacci ma se lo mangi subito puoi evitare.
Adoravo i bon bons dell’algida e questi sono eccezionali.. devo assolutamente provarli!!!
Not Only Sugar
io ti adoro.
io ti faccio un monumento.
ovviamente in gelato al fiordilatte.
SARA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! intanto mi aggiungo alla fila dei nostalgici e degli schifati dal magnum, a parte che il suddetto, fra le altre cose, mi fa venire un discreto mal di stomaco.
Il blob, anni e anni orsono, c’era anche in versione zuccherini colorati sulla testa. Mi ricorso di questa cosa perchè andavo in montagna con la nonna ed era una specie di premio 🙂
E il mottarello? Tristezza.
Se vi interessa, a San Vincenzo trovo i DAI DAI, artigianali, buoni, che da noi, ovviamente, non esistono (http://www.daidaitoscana.it/prodotti/bocconcini.htm) mi piace che siano fatti artigianalmente e con l’incarto fatto a modino.
ma mai quanto questa tua nuova idea.
mi adotti?
ma quando mi adotti?
:)))))
per la serie “ti stimo sorella”, oggi, se possibile, un pò di più!
baci
Not…grazie 🙂
Babs…visti i dai dai…mi piacciono assai.Peccato che non siano dietro l’angolo. E se meditassi di aprire una gelateria? bah chissà…il monumento di gelato…inquietante 🙂
Sono capitato su questo sito dopo aver finito di mangiare delle bomboniere algida e mi era venuta nostalgia delle vecchie bomboniere… Quelle nuove non hanno assolutamente niente a che vedere con quelle anni 80, il cioccolato ed il fior di latte avevano un gusto speciale, l’unico gelato attuale che forse gli si avvicina di più è lo stecco ducale della sammontana ma il fatto di non essere dei bocconcini lo rende un po meno pratico e forse anche meno gradevole anche perché a fine gelato devi fare l’equilibrista per tenerlo attaccato allo stecco 🙂